domenica 6 aprile 2014

Analisi tecnica e l'analisi fondamentale.

L'ottimo video postato da Ivan, che ultimamente è in "stato di flusso" e quindi assai prolifico, ci permette di fare alcune considerazioni.
Per prima cosa possiamo approfondire la metodologia utilizzata da Ivan (almeno nei nei suoi aspetti più sintetici) per la scelta dei titoli da studiare: si tratta dell'Analisi Fondamentale. 
L'analisi fondamentale è una delle metodologie che si possono applicare per studiare l’andamento dei mercati e per cercare di prevederne il futuro andamento. 

Con l’Analisi Fondamentale si cerca di individuare il “prezzo giusto” di una valuta,oppure di un'azione,o anche di un indice impiegando sostanzialmente lo studio dei dati di bilancio, delle dinamiche economiche, dell’evoluzione dei tassi di interesse, della bilancia dei pagamenti e così via. Quindi si parte dalle cause per prevedere gli effetti, cioè l’evoluzione del prezzo di quella determinata azione, valuta, materia prima ecc.
L’Analisi fondamentale studia le qualità fondamentali di un’azienda e, quindi, del mercato in cui essa opera, partendo appunto, dallo studio dei suoi valori di bilancio. 

Come è facile immaginare, per effettuare analisi dettagliate e circostanziate è necessario disporre di adeguate conoscenze in ambito economico e finanziario e questo rende questo tipo di analisi difficilmente approcciabile dai privati investitori.

A questa metodologia se ne affianca un'altra (qualcuno potrebbe dire "contrappone"), detta Analisi Tecnica che è invece lo studio dell'andamento dei prezzi nel tempo; il suo impiego risulta utile per prevedere le tendenze future del prezzo. 
Contrariamente all'Analisi Fondamentale, l'approccio all'Analisi Tecnica risulta più aperto al grande pubblico, le metodologie di analisi e lo studio dei grafici possono essere imparate, ovviamente con un pò di studio e di applicazione, anche dai piccoli investitori privati.

L'Analisi Tecnica prevede l'impiego di grafici ed appositi indicatori attraverso i quali si cercherà di capire l'andamento dei prezzi; lo stesso grafico ci farà intuire le probabili mosse degli investitori dal momento che il loro comportamento si presume essere ripetitivo nel tempo; al verificarsi di determinate configurazioni grafiche, il prezzo si muoverà di conseguenza come in passato.

Spesso gli analisti tecnici sono in conflitto con quelli fondamentali.
Io ritengo che sia molto più redditizio saper amalgamare adeguatamente le due tecniche: mentre con l'analisi fondamentale si individuano azioni o attività finanziarie che dovrebbero essere profittevoli nel lungo periodo, con l'analisi tecnica si cercano indicazioni sul momento più corretto per entrare sul mercato, cogliendo il così detto "Timing".


Basandosi su questi 3 capisaldi:
  1. - i prezzi "scontano"tutto,
  2. - il mercato si muove in “trend”,
  3. - la storia si ripete
il compito dell'analista tecnico diventa quello di ricercare il Trend, quindi la tendenza seguita dal mercato di conseguenza dai prezzi del bene in esame. Una volta individuato, egli cercherà il punto di ingresso, appunto "il Timing", e successivamente il punto di uscita finalizzando la propria strategia. Una volta intuita e stabilità la probabile direzione dei prezzi, valuterà l'entrata a mercato per poter cavalcare l'onda dei prezzi. 

C'è poi la storia delle candele giapponesi, ma quella, appunto è un'altra storia.

Alla prossima!


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